Descrizione
È capoluogo della provincia kirman, territorio stepposo e desertico, situato a 2000 mt. d’altitudine. L’arte del tappeto decadde durante l’ottocento e riprese verso la fine del novecento. La grandezza di questi lavorati kirman è nota da tempo per le grandi dimensioni, anche su commissione, che vengono tessuti, in prevalenza, insieme ai normali tappeti da sala e ai formati medi.
Le colorazioni si mantengono sui fini toni pastello, anche per esaudire le preferenze del mercato occidentale, dando la priorità al verde tiglio, al rosso rosato, all’avorio e al grigio/azzurro. I manufatti vecchi e antichi si trovano, invece, in colori naturali forti e raggianti di consueto nei toni del rosso o rosso-blu.
Per le decorazioni non si è potuto seguire una linea persiana vera e propria, assecondando il desiderio dei clienti, a danno dei veri e vecchi kirman, come non si è potuto fare a meno d’inserire nei noti disegni persiani le raffigurazioni floreali di stile occidentale. Le decorazioni a fasce, i motivi vari a tutto campo, tappeti a vaso, medaglioni a specchio, tutte le figure disponibili, fino ai “tappeti a giardino del paradiso”, animali, scene di caccia e quadri figurativi di personaggi, sono le decorazioni più richieste attualmente, come pure le bordature hanno seguito la domanda del mercato, in special modo quello americano. L’ordito e la trama sono in cotone, la trama è inserita con la singolare annodatura dei kirman, vale a dire tre passaggi di trama fra due filari di nodi: la principale e la terza sono con fili più grossi e molto tesi, la seconda è più esile e sinuosa.
Il vello è in lana buona e lucente, molto frequentemente tanto morbida, atta a non tollerare gravosi pesi. Negli esemplari meno costosi s’adopera pure la lana di ovini deceduti.
Declaration:
I Taher Djafari Zad under the penalties of perjury, certify that the carpet is authentic and the information provided on this certificate is true and correct.